Come coltivare e prendersi cura del Plumbago? Il modo migliore è con Babygiuda se la pianta è piccola oppure con Ortogiuda se supera il metro di altezza
Una soffice nuvola azzurra, ecco come appare il Plumbago, una pianta sempreverde, a portamento arbustivo e rampicante, dall’altissima capacità decorativa, chiamata anche plumbaggine, geranio azzurro, gelsomino azzurro o pianta del piombo. Dall’estate al tardo autunno produce fiori, riuniti in infiorescenze a forma di spiga, che hanno la caratteristica di attaccarsi con molta facilità a vestiti o agli animali. I fiori possono essere di diverse tonalità di azzurro o bianchi a seconda della varietà. Il Plumbago è una pianta di facile coltivazione, non richiede infatti particolari attenzioni. Una delle avversità più temibili è il gelo. Le alte temperature sono, al contrario, ben sopportate soprattutto dalle piante adulte.
Per una corretta coltivazione è meglio coltivare il Plumbago in pieno sole, in terra o in vaso l’esposizione ottimale è a Sud, al riparo dai venti freddi. Per le piante coltivate in vaso occorre essere regolari con le annaffiature e con le concimazioni.
Per ottenere piante fiorite e vigorose in estate, le nuove piantine andrebbero messe a dimora in primavera..
Nel nostro Paese, solo nelle regioni lungo la costa, nella Riviera, nel Centro o al Sud, si riesce a coltivare il Pumbago in piena terra senza problemi. Il Plumbago ama la luce per cui va esposto in piena luce e per qualche ora anche al sole diretto ma evitando le ore più calde della giornata. Durante l’estate, la pianta ha bisogno di irrigazioni regolari e, se ben esposta, anche abbondanti, occorre aspettare che il terreno sia asciutto in superficie prima di effettuare la successiva irrigazione. Nel contempo è fondamentale evitare i ristagni che favoriscono la proliferazione di funghi radicali e il marciume delle radici. Durante i mesi freddi le annaffiature si possono diminuire. Il terreno dovrà essere leggermente umido ma mai completamente asciutto. Buon divertimenti !